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أمنستي تتهم إيطاليا بتعذيب المهاجرين

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في تقرير صدر الخميس، اتهمت منظمة العفو الدولية “امنستي” عناصر في الشرطة الايطالية بالضلوع في عمليات تعذيب للمهاجرين بغرض الحصول على بصمات أصابعهم، ما يلقي بالمسؤولية أيضا على عاتق الاتحاد الاوروبي.

وجاء في تقرير امنستي أن “الضغوط التي مارسها الاتحاد الاوروبي على ايطاليا كي تعتمد الشدة ازاء المهاجرين واللاجئين أدت الى عمليات ترحيل غير قانونية والى اساءة معاملة ترقى في بعض الحالات الى التعذيب”.

وقال منسق التقرير ماتيو دي بيليس إن قرار الاتحاد الاوروبي انشاء مراكز لتسجيل المهاجرين بغرض التعرف اليهم لدى بلوغهم الاراضي التابعة له، أفسح مجالا أمام الشرطة الايطالية لتجاوز القانون ومعاملة المهاجرين معاملة يشوبها استغلال صادم في بعض الحالات.

ويقاوم المهاجرون واللاجؤون عملية أخذ البصمات، لكونها ستقف عائقا أمام ولوجهم بلدانا أوروبية أخرى غير تلك التي أخذت بصماتهم فيها، ما سيحرمهم من تقديم طلبات لجوء خارج ايطاليا.

واستند تقرير امنستي الى نحو 170 شهادة من مهاجرين ولاجئين خضعوا لرفع بصماتهم من طرف الشرطة الايطالية، حيث قال 24 منهم أنهم تعرضوا لسوء المعاملة على ايدي عناصر من الشرطة، بينهم 15 مهاجرا منهم مراهق سوداني أكدوا تعرضهم للصعق الكهربائي، فضلا عن العنف الذي استهدف مناطق حساسة من الجسد.

وطالبت أمنستي بتحقيق مستقل لكشف التجاوزات الانسانية التي تقوم بها الشرطة الايطالية المكلفة بملف المهاجرين، منوهة في الآن ذاته بأن سلوك اغلب عناصر الشرطة الايطالية كان مهنيا خلال عمليات رفع البصمات.

وأمام تدفق المهاجرين باعداد كبيرة على سواحلها وعدم وجود دول اوروبية اخرى تنخرط في عملية استقبالهم، فإن ايطاليا تبذل قصارى جهدها لاعادة بعض هؤلاء المهاجرين الى دولهم الأم.

تعليق زهير الوسيني- كاتب صحفي- من روما

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Radio Vaticana con voi (04 marzo 2023)

 

La diretta del mattino di Radio Vaticana con i messaggi inviati al 335 1243 722, tanta buona musica, l’agenda del giorno, i principali titoli dei giornali e diversi ospiti!

Oggi con noi:

Zouhir Louassini,  giornalista di Rai News 24, per un commento di largo respiro ad alcuni dei temi di spicco della settimana, fra cui la guerra in Ucraina, il naufragio nel crotonese e la deriva di chiusura ai migranti sub-sahariani da parte del governo della Tunisia. 

Luca Possati, collega del servizio rubriche dell’Osservatore Romano, per le anticipazioni degli inserti Primo Piano e Cronache romane.

Tiziana Scimone, cantautrice calabrese, che ai migranti che sono approdati e ancopra cercano di approdare sulle cose della Calabria, ha dedicato un brano, da lei scritto e cantato, “Il lamento del mare”, una preghiera che ha il linguaggio misto di chi cerca salvezza e di chi accoglie, l’arabo e il dialetto calabrese.

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رهانات الانتخابات الايطالية

رهانات الانتخابات الإيطالية التي يأمل اليمين المتطرّف بأن يحقق نصرًا تاريخيًا فيها

Da Youtube

 نقاش مونتي كارلو الدولية

في فقرة نقاش نتناول رهانات الانتخابات الإيطالية التي يأمل اليمين المتطرّف بأن يحقق نصرًا تاريخيًا فيها، ما قد يفضي إلى أن تصبح السيدة جورجيا ميلوني أول امرأة تتولى رئاسة حكومة يمينية متشددة غير مسبوقة في البلاد. ونستضيف الاعلامي والباحث الجامعي الأستاذ زهير الواسيني ويساهم معنا في النقاش محللنا السياسي خطار أبو دياب.

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Articoli

Tunisia: il presidente Saied scioglie il parlamento

c’è il rischio di una deriva autoritaria in Tunisia

Nella serata di ieri la decisione del capo dello Stato, otto mesi dopo averlo sospeso per assumere pieni poteri nel luglio 2021. La decisione scuote ulteriormente il percorso democratico del Paese Nord Africa, culla delle Primavere arabe.

Marco Guerra – Vatican News

Kais Saied ha comunicato la sua decisione durante una riunione del “Consiglio di sicurezza nazionale” da lui presieduto. “Annuncio oggi, in questo momento storico, lo scioglimento dell’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo per preservare lo Stato e le sue istituzioni e per tutelare il popolo tunisino”, ha detto Saied in un video diffuso dalla presidenza. Il capo dello stato ha poi rincarato la dose, annunciando la decisione di perseguire alcuni deputati per complotto alla sicurezza e avvertendo che ogni ricorso alla violenza sarà contrastato.

Louassini: c’è il rischio di una deriva autoritaria

“La decisione del presidente Saied avviene in un momento difficile per la Tunisia, va letta soprattutto come una risposta ai parlamentari di Ennahdha vicini alla fratellanza musulmana”, spiega a VaticanNews il giornalista esperto dell’area, Zouhir Louassini, che poi contestualizza la mozza del capo dello Stato nel quadro della crisi economica che attanaglia il Paese del Nord Africa. “Molte cose che ha fatto Saied sembrano dei passi indietro rispetto al diritto costituzionale tunisino – prosegue Louassini –, ma ci sono anche persone che lo appoggiano perché convinte che la Tunisia fosse arrivata ad un tale livello di disordine che fosse necessaria una svolta per “aggiustare il tiro” della democrazia”. Secondo il giornalista c’è quindi il rischio di una deriva autoritaria e riferisce che molti osservatori vedono “un ritorno all’ancien regime” simile al potere del presidente deposto Ben Ali.

Ripercussioni su tutto il mondo arabo

A pesare sulla situazione di instabilità – ricorda ancora Louassini – sono i cattivi risultati a livello economico e la crisi politico-economica tunisina ha ripercussioni su tutto il mondo arabo che vedeva nel Paese del Maghreb un esempio di percorso verso una democrazia compiuta. “Le primavere arabe sono diventate un autunno dopo i risultati che abbiamo visto tutti in Yemen, Siria e Libia, tutto questo sta portando la gente a perdere fiducia nella possibilità di vedere una vera democrazia in un Paese arabo”, fa notare il giornalista, “la Tunisia poteva essere una elemento positivo che faceva da affetto domino su tutti gli altri Paesi arabi, ma quello che sta succedendo credo che sia la fine di ogni speranza in tal senso”. Infine Louassini si sofferma sulla perdita di fiducia nel sistema da parte dei giovani che, fra l’altro, pensano che la Tunisia non sia stata sufficientemente aiutata dai Paesi Occidentali nella transizione democratica. “In questo contesto – conclude il giornalista – i giovani vedono nell’emigrazione in Europa l’unica soluzione, e sappiamo quali problemi comporta gestire questo fenomeno che può essere alimentato da un ritorno ad all’autoritarismo”.

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Focus 24

Zouhir Louassini

Giornalista e scrittore. Dottore di ricerca in Studi Semitici (Università di Granada, Spagna). Lavora a Rai News dal 2001. Editorialista su “L’Osservatore Romano” dal 2016 al 2020. Visiting professor in varie università italiane e straniere. Ha collaborato con diversi quotidiani e siti arabi, tra cui Hespress, al-Hayat, Lakome e al-Alam.
Ha pubblicato vari articoli sul mondo arabo in giornali e riviste spagnole (El Pais, Ideas-Afkar).
Ha pubblicato Qatl al-Arabi (Uccidere l’arabo) e Fi Ahdhan Condoleezza wa bidun khassaer fi al Arwah (“En brazos de Condoleezza pero sin bajas”), entrambi scritti in arabo e tradotti in spagnolo.
Ha Collaborato con Radio BBC arabic, Medi1 (Marocco).

Marocco