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رهانات الانتخابات الايطالية
رهانات الانتخابات الإيطالية التي يأمل اليمين المتطرّف بأن يحقق نصرًا تاريخيًا فيها

نقاش مونتي كارلو الدولية
في فقرة نقاش نتناول رهانات الانتخابات الإيطالية التي يأمل اليمين المتطرّف بأن يحقق نصرًا تاريخيًا فيها، ما قد يفضي إلى أن تصبح السيدة جورجيا ميلوني أول امرأة تتولى رئاسة حكومة يمينية متشددة غير مسبوقة في البلاد. ونستضيف الاعلامي والباحث الجامعي الأستاذ زهير الواسيني ويساهم معنا في النقاش محللنا السياسي خطار أبو دياب.
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Radio Vaticana con voi (04 marzo 2023)
La diretta del mattino di Radio Vaticana con i messaggi inviati al 335 1243 722, tanta buona musica, l’agenda del giorno, i principali titoli dei giornali e diversi ospiti!
Oggi con noi:
Zouhir Louassini, giornalista di Rai News 24, per un commento di largo respiro ad alcuni dei temi di spicco della settimana, fra cui la guerra in Ucraina, il naufragio nel crotonese e la deriva di chiusura ai migranti sub-sahariani da parte del governo della Tunisia.
Luca Possati, collega del servizio rubriche dell’Osservatore Romano, per le anticipazioni degli inserti Primo Piano e Cronache romane.
Tiziana Scimone, cantautrice calabrese, che ai migranti che sono approdati e ancopra cercano di approdare sulle cose della Calabria, ha dedicato un brano, da lei scritto e cantato, “Il lamento del mare”, una preghiera che ha il linguaggio misto di chi cerca salvezza e di chi accoglie, l’arabo e il dialetto calabrese.
Articoli
Tunisia: il presidente Saied scioglie il parlamento
c’è il rischio di una deriva autoritaria in Tunisia

Nella serata di ieri la decisione del capo dello Stato, otto mesi dopo averlo sospeso per assumere pieni poteri nel luglio 2021. La decisione scuote ulteriormente il percorso democratico del Paese Nord Africa, culla delle Primavere arabe.
Marco Guerra – Vatican News
Kais Saied ha comunicato la sua decisione durante una riunione del “Consiglio di sicurezza nazionale” da lui presieduto. “Annuncio oggi, in questo momento storico, lo scioglimento dell’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo per preservare lo Stato e le sue istituzioni e per tutelare il popolo tunisino”, ha detto Saied in un video diffuso dalla presidenza. Il capo dello stato ha poi rincarato la dose, annunciando la decisione di perseguire alcuni deputati per complotto alla sicurezza e avvertendo che ogni ricorso alla violenza sarà contrastato.
Louassini: c’è il rischio di una deriva autoritaria
“La decisione del presidente Saied avviene in un momento difficile per la Tunisia, va letta soprattutto come una risposta ai parlamentari di Ennahdha vicini alla fratellanza musulmana”, spiega a VaticanNews il giornalista esperto dell’area, Zouhir Louassini, che poi contestualizza la mozza del capo dello Stato nel quadro della crisi economica che attanaglia il Paese del Nord Africa. “Molte cose che ha fatto Saied sembrano dei passi indietro rispetto al diritto costituzionale tunisino – prosegue Louassini –, ma ci sono anche persone che lo appoggiano perché convinte che la Tunisia fosse arrivata ad un tale livello di disordine che fosse necessaria una svolta per “aggiustare il tiro” della democrazia”. Secondo il giornalista c’è quindi il rischio di una deriva autoritaria e riferisce che molti osservatori vedono “un ritorno all’ancien regime” simile al potere del presidente deposto Ben Ali.
Ripercussioni su tutto il mondo arabo
A pesare sulla situazione di instabilità – ricorda ancora Louassini – sono i cattivi risultati a livello economico e la crisi politico-economica tunisina ha ripercussioni su tutto il mondo arabo che vedeva nel Paese del Maghreb un esempio di percorso verso una democrazia compiuta. “Le primavere arabe sono diventate un autunno dopo i risultati che abbiamo visto tutti in Yemen, Siria e Libia, tutto questo sta portando la gente a perdere fiducia nella possibilità di vedere una vera democrazia in un Paese arabo”, fa notare il giornalista, “la Tunisia poteva essere una elemento positivo che faceva da affetto domino su tutti gli altri Paesi arabi, ma quello che sta succedendo credo che sia la fine di ogni speranza in tal senso”. Infine Louassini si sofferma sulla perdita di fiducia nel sistema da parte dei giovani che, fra l’altro, pensano che la Tunisia non sia stata sufficientemente aiutata dai Paesi Occidentali nella transizione democratica. “In questo contesto – conclude il giornalista – i giovani vedono nell’emigrazione in Europa l’unica soluzione, e sappiamo quali problemi comporta gestire questo fenomeno che può essere alimentato da un ritorno ad all’autoritarismo”.
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Speciale Spazio Transnazionale – La strage di Gaza

di Francesco De Leo – RADIO – Durata: 56 min 39 sec
Speciale della trasmissione di RadioRadicale sull’attualità internazionale dedicato alla strage di Gaza, è salito a 55 il numero dei manifestanti palestinesi uccisi negli scontri con l’esercito israeliano.
I feriti sono oltre 2.400, 27 quelli in gravi condizioni.
Resta alta la tensione in Medio Oriente, con scontri fra manifestanti ed esercito israeliano a Gaza e in Cisgiordania, nel giorno in cui si è inaugurata l’ambasciata americana a Gerusalemme e si sono celebrati i 70 anni della nascita dello stato d’Israele.
Commenti e analisi di Rolla Scolari (Giornalista de La Stampa), Zouhir Louassini (Giornalista di Rai News 24, visiting professor in varie università italiane e straniere), Francesco Semprini (Corrispondente per La Stampa da New York), Sergio Della Pergola (Statistico, saggista e accademico italiano naturalizzato israeliano), Giordano Stabile (Corrispondente per La Stampa dal Medio Oriente), Alberto Cavaglion (Storico) e Daniel Reichel (Giornalista dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, animatore di “Pagine Ebraiche”, il giornale dell’Ebraismo italiano).
Conduce Francesco De Leo.
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All’orizzonte dell’orrore