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Non è guerra di religione: mondo arabo apprezza parole del Papa

Grande risonanza ha avuto il discorso del Papa, ieri in aereo, sul barbaro omicidio del sacerdote francese. Il mondo è in guerra, ma “non è una guerra di religione”, ha detto. Dal mondo netta la condanna per questi atti di terrorismo. Debora Donnini ha chiesto una riflessione sull’importanza del discorso del Papa, a Zouhir Louassini, giornalista di Rainews, esperto del mondo arabo:

R. – Non è una guerra di religione. Adesso stavo leggendo anche i giornali arabi, che hanno citato le dichiarazioni del Papa e ho visto anche la reazione della gente sui network. Tutti sono d’accordo con il Papa.

D. – Il cardinale arcivescovo di Parigi, André Vingt-Trois, riferendosi agli assalitori di quest’ultimo episodio in Francia, sostiene che si nascondano dietro la religione per mascherare i loro progetti di morte. Secondo lei, c’è un uso strumentale della religione?

R. – C’è una parte – lo Stato Islamico o altri – una minoranza che continua ad interpretare l’Islam a modo suo, che cerca di usarlo, come le ideologie che normalmente vengono utilizzate per difendere degli interessi. La cosa più importante, però, in questo momento è che il discorso del Papa – secondo me – è stato anche un discorso molto utile perché la risposta che sto vedendo nel mondo arabo in questo momento – quando leggo queste dichiarazioni – è molto positiva. La gente sottolinea il fatto che finalmente c’è una persona che ha capito che cosa stia succedendo realmente. Così, infatti, la vive la stragrande maggioranza dei musulmani. La gente, soprattutto le persone che vivono in Europa, vogliono vivere, vogliono migliorare la loro vita: gli interessi sono altri, non andare ad uccidere le persone. Siccome la responsabilità è sempre individuale, non vedo perché tutta una comunità debba sentirsi sotto accusa.

D. – Da parte sua, il Grande Imam di al-Azhar, Ahmad Al-Tayyib, parla di terrorismo, sostenendo che gli autori di questo barbaro attacco si sono spogliati dei principi tolleranti dell’Islam, che predica la pace. Anche il presidente palestinese, Mahmud Abbas, in una lettera al Papa, condanna qualsiasi giustificazione si osi dare in nome della religione a questi atti contro l’umanità. Invece, il sedicente Stato Islamico vuole che si parli di guerra di religione. Perché questo gli fa gioco?

R. – Gli fa gioco, perché è quello che stanno cercando di fare. C’è una trappola. In un articolo sull’Osservatore Romano ho insistito sul fatto che bisogna leggere la loro “letteratura”, perché così uno capisce che cosa vogliono. Nella loro “letteratura” sono chiari. C’è un libro che io ho chiamato il “Mein Kampf” degli jihadisti, dove è chiara la loro strategia, che porta il caos e intende portare i musulmani moderati a diventare radicali. Questi, nemmeno conoscendo l’abc della cultura islamica, si permettono di parlare in nome dell’Islam! Noi ci troviamo di fronte a questo fenomeno: persone che conoscono poco la religione islamica, non sanno inserire la storia dell’Islam nel suo contesto storico, si permettono di parlare in nome dell’Islam, in nome dei musulmani e hanno solamente una “fissa” nella loro testa: creare il caos. Certo che qualcuno ci guadagna e certo – come sempre – che le guerre si fanno per interessi.

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قمة إيطاليا ـ إفريقيا

ملخص لمقابلة أجراها زهير الوسيني على الإذاعة الوطنية المغربية حول قمة إيطاليا أفريقيا التي عُقِدت في روما  28 و 29 يناير 2024. تم في هذه المقابلة مناقشة إمكانيات التعاون بين إيطاليا والقارة الإفريقية.

يركز الحوار على أهمية تعزيز التعاون بين إيطاليا والدول الإفريقية في مجموعة متنوعة من المجالات مثل التجارة، والاستثمار، والتعليم، والصحة، والتنمية المستدامة. وقد تم تسليط الضوء على الفرص الكبيرة التي يمكن أن تنشأ من هذا التعاون، بما في ذلك تعزيز التبادل التجاري وتعزيز النمو الاقتصادي للبلدين.

كما تم التطرق في المقابلة إلى أهمية بناء جسور دائمة بين إيطاليا والقارة الإفريقية من خلال تعزيز التفاهم والتواصل بين الحكومات والشعوب. يُشجع على تعزيز التعاون الثنائي والتعاون متعدد الأطراف لتحقيق تحول إيجابي في العلاقات بين البلدين.

بشكل عام، تناولت المقابلة أهمية التعاون بين إيطاليا والقارة الإفريقية ومدى تأثيره على التنمية والاستقرار في المنطقة، ودعت إلى تعزيز هذا التعاون لمصلحة البلدين وشعوبهم.

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Radio Vaticana con voi (04 marzo 2023)

 

La diretta del mattino di Radio Vaticana con i messaggi inviati al 335 1243 722, tanta buona musica, l’agenda del giorno, i principali titoli dei giornali e diversi ospiti!

Oggi con noi:

Zouhir Louassini,  giornalista di Rai News 24, per un commento di largo respiro ad alcuni dei temi di spicco della settimana, fra cui la guerra in Ucraina, il naufragio nel crotonese e la deriva di chiusura ai migranti sub-sahariani da parte del governo della Tunisia. 

Luca Possati, collega del servizio rubriche dell’Osservatore Romano, per le anticipazioni degli inserti Primo Piano e Cronache romane.

Tiziana Scimone, cantautrice calabrese, che ai migranti che sono approdati e ancopra cercano di approdare sulle cose della Calabria, ha dedicato un brano, da lei scritto e cantato, “Il lamento del mare”, una preghiera che ha il linguaggio misto di chi cerca salvezza e di chi accoglie, l’arabo e il dialetto calabrese.

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رهانات الانتخابات الايطالية

رهانات الانتخابات الإيطالية التي يأمل اليمين المتطرّف بأن يحقق نصرًا تاريخيًا فيها

Da Youtube

 نقاش مونتي كارلو الدولية

في فقرة نقاش نتناول رهانات الانتخابات الإيطالية التي يأمل اليمين المتطرّف بأن يحقق نصرًا تاريخيًا فيها، ما قد يفضي إلى أن تصبح السيدة جورجيا ميلوني أول امرأة تتولى رئاسة حكومة يمينية متشددة غير مسبوقة في البلاد. ونستضيف الاعلامي والباحث الجامعي الأستاذ زهير الواسيني ويساهم معنا في النقاش محللنا السياسي خطار أبو دياب.

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Marocco, Islam